Una comunità che si prende cura di sé
Il Progetto Case Zanardi è nato nel luglio del 2013, quando il Dipartimento Benessere di Comunità del Comune di Bologna ha pubblicato un avviso pubblico con la finalità di promuovere, in un’ottica di co-progettazione, la realizzazione di interventi e azioni per favorire l’inserimento lavorativo di persone in condizione o a rischio di esclusione sociale.

Il progetto Case Zanardi è una rete di welfare nata dal basso che fornisce strumenti, saperi e opportunità a chi è in cerca di un lavoro, ai giovani che necessitano di un percorso di formazione professionale, a chi ha bisogno di beni di prima necessità. Un progetto che punta a valorizzare le risorse materiali e umane presenti sul territorio, all’insegna del contrasto allo spreco di beni, lavoro e relazioni, e che chiama alla partecipazione i singoli cittadini attraverso campagne mirate di raccolta dei beni di prima necessità e il reclutamento di volontari.
Gli ambiti di progettazione avevano come obiettivo la costruzione di una rete cittadina di soggetti, pubblici e privati, per contrastare la disoccupazione, l’esclusione sociale, lo spreco di beni materiali e relazionali e promuovere stili di vita solidali ed ecosostenibili.
Dopo una prima fase di raccolta delle proposte progettuali, è cominciato un percorso di co-progettazione che, attraverso workshop e incontri, ha portato alla definizione di 11 progetti (l’ultimo, il progetto Empori solidali, è entrato nella rete a ottobre 2014).
Nel 2014 sono cominciate le attività, con diversi livelli di intensità in relazione alle tipologie di azioni previste. In alcuni casi è stato necessario identificare le sedi e/o ristrutturarle; in altri casi, soprattutto dove i progetti sono stati attivati a partire da esperienze già in essere, l’avvio delle attività è stato più immediato. Grazie alle risorse messe a disposizione dal Fondo Anti Crisi del Comune di Bologna nel 2013 (500.000 euro) e alle iniziative di “solidarietà creativa” della rete Case Zanardi, sono stati attivati “cantieri di utilità comune”, laboratori di riuso e riciclo, orti e vivai urbani, percorsi di informazione e formazione, tirocini e inserimenti lavorativi, oltre ad alcuni punti di raccolta e smistamento di generi alimentari.
Finalità
Favorire l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate, aiutare famiglie a basso reddito e a bassa intensità di lavoro,favorire il recupero di risorse – alimentari e non – in chiave solidale e promuovere stili di vita eco-sostenibili e responsabilità sociale condivisa attivando una rete di soggetti pubblici e privati.
Destinatari
Persone a rischio o in condizione di esclusione sociale, famiglie a basso reddito e a bassa intensità di lavoro. Associazioni e soggetti del Terzo settore impegnati in progetti di sostenibilità ambientale e sociale, imprese, volontari, ecc.